Books&Songs #10

A volte nei romanzi vengono citate delle canzoni: una nostra passione è cercarle e ascoltarle per entrare nel mood della scena o per semplice curiosità. Da questa nostra abitudine è nata la rubrica in cui si parla della musica nei libri.





Oggi ho scelto un brano di The Young World di Chris Weitz.

Jefferson, Donna, Peter, Cervellone e Mantide sono a bordo di Chiquita, il pick-up della tribù. Partiti per recuperare un importante documento, il loro viaggio permette al lettore di scoprire un mondo fantasma.

Vedo uno parlare al cellulare e mi ci vuole qualche istante per capire che non sta telefonando veramente: è soltanto fuori di testa. Una volta era proprio il contrario. Cioè, incontravo uno che parlava da solo e pensavo fosse pazzo, poi mi rendevo conto che stava vendendo azioni o qualcosa del genere, e non parlava con gli alieni.
Oggi i telefoni sono come - come li chiamano?- arti fantasmi. Tipo quando ti hanno amputato un arto, ma tu lo senti ancora muoversi. Adesso, quando parli con qualcuno, capita che lui abbassi lo sguardo e cominci a strofinare le dita una contro l'altra. E ti rendi conto che vorrebbe mandare un SMS, o controllare la posta oppure navigare in rete, qualunque cosa pur di non essere solamente lì, del tutto presente mentre gli parli. È patetico.
Tocco con le dita i bordi arrotondanti dell'iPhone che ho in tasca. Ha ancora un po' di carica.
Passiamo davanti a banche, fermate degli autobus, edifici brutti e modesti e altrettanti splendidi e maestosi con portali in marmo intarsiato e gargoyle che si affacciano dalle grondaie. Esce il sole e io metto la musica a palla, Going On degli Gnarls Barkley. La strada è libera, l'aria è tiepida e per un istante potremmo essere solo un gruppo di ragazzini a spasso con l'auto della mamma.
Tutti cantano tranne Mantide e Cervellone. Qualunque cosa ci sia tra loro li ha uniti anche nella tristezza. Il resto di noi invece canta, e per un secondo sembra proprio che stiamo andando in qualche bel posto al sole.

Non conoscevo Going On e non credo di aver mai ascoltato altro degli Gnarls Barkley, ma la canzone ha un ritmo travolgente e l'ho trovata orecchiabile.
È difficile dare al testo della canzone un'interpretazione univoca, ma ho percepito una nota struggente che si lega alla situazione dei protagonisti. La loro missione è anche un viaggio di scoperta di se stessi e delle proprie sensazioni, ma c'è anche il ricordo doloroso per tutto ciò che è stato perso e, soprattutto, per i sorrisi delle persone che non potranno rivedere.
E ancora l'esaltazione della libertà. La fine del mondo ha portato alla distruzione delle strutture sociali, ha dissolto il valore degli oggetti: non ha più importanza l'opinione che gli altri possono avere, non ci sono più regole da rispettare.

Conoscete questa canzone?
Che significato ha per voi?

Amaranth

Commenti

  1. Ciao Carinissimo questo post e questo blog... io sono il salotto del gatto libraio e se vuoi sul mio blog c'è in corso un Giveaway che parla proprio di musica...
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    A presto
    Sonia

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    1. Ciao! Grazie per i complimenti ^^ Passiamo a curiosare =D

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  2. Non conoscevo questa canzone... però spero di riuscire a leggere presto il libro, mi incuriosisce parecchio :)

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