Ragazze che scompaiono

Lauren Oliver

Titolo: Ragazze che scompaiono
Titolo originale: Vanishing Girls
Autore: Lauren Oliver
Traduttore: Martina Lunardelli
Editore: Safarà Editore
Prima edizione italiana: maggio 2015
Prima edizione: 12 marzo 2015 - Hodder & Stoughton
Pagine: 375
Prezzo: Rilegato - € 18,00


La cosa buffa del quasi-morire è che poi tutti si aspettano che tu viva a bordo del treno della felicità, che passi il tempo a rincorrere le farfalle su prati verdi o a guardare arcobaleni nelle macchie di benzina sulla strada. È un miracolo! Diranno tutti, con uno sguardo pieno di aspettative. È come quando ricevi in regalo un maglione sgualcito e sformato e non devi deludere la nonna con una strana smorfia quando scarti la scatola.
Dopo tutto questa è la vita: piena di buche e grovigli e punti nei quali bloccarsi. Scomoda e irritante. Un regalo che non avevi mai chiesto, mai voluto e mai scelto. Un regalo che dovrai indossare con eccitazione, giorno dopo giorno, anche quando preferiresti startene nel tuo letto a far nulla.
La verità è questa: non servono particolari requisiti per quasi-morire, e nemmeno per quasi-vivere.

Nick ha avuto un incidente di cui non ricorda nulla. Solo tre cose sono certe: lei era alla guida, ne è uscita fisicamente illesa, sua sorella minore, Dara, ha invece riportato cicatrici e danni più gravi.
E mentre nel presente le due sorelle si evitano, ci viene mostrato il loro rapporto prima dell’incidente e come siano arrivate a non rivolgersi la parola. La misteriosa scomparsa di una bambina, Maddie, mette in moto poi gli eventi che porteranno a un finale inaspettato… forse.

È il primo romanzo della Oliver che mi capita di leggere e, avendo sentito parlare bene di questa autrice, avevo aspettative positive. Una volta terminato il libro sono stata molto indecisa su cosa ne pensassi davvero. Mi era piaciuto? Forse. Mi ha tenuta incollata alle pagine? Certo. Sentivo che qualcosa non mi tornava, tanto che ho rimuginato per bene su tutte le sensazioni che mi aveva suscitato e sugli eventi narrati.
La struttura del romanzo può essere alquanto disorientante, in quanto ci sono i vari capitoli dal punto di vista di Dara e Nick alternativamente, ma non solo. Infatti, sono presenti anche salti temporali, ci sono un prima e un dopo rispetto all'incidente. In aggiunta ci sono dei post di blog inerenti alla scomparsa di Maddie e le pagine del diario di Dara.
Proprio per questo inizialmente può dare l'impressione di avere davanti qualcosa di caotico, ma con un po' di pazienza si riesce a seguire tutto.

Arriviamo subito a uno dei punti dolenti, forse il principale e quello che più mi ha infastidita: Dara e Nick, e soprattutto il loro rapporto.
Ho trovato entrambe piuttosto stereotipate: Nick è la sorella maggiore calma e giudiziosa, studentessa modello, con pochissimi amici; Dara invece è la piccola di casa, estroversa, popolare e con parecchio successo con i ragazzi. Già c'è odore di cliché così... non c'era bisogno di aggiungerne ancora. E invece qual è l'elemento scatenante del conflitto ( conflitto che già era in preparazione fin da piccole)? Sì, un ragazzo. Il migliore amico di Nick, Parker, e di cui Dara è stata sempre infatuata (esattamente come Nick, ma lei non lo ammette all'inizio, of course).
E come se non bastassero il classico triangolo e le due sorelle agli antipodi, il loro rapporto è tremendo. In teoria, vengono presentate come molto unite, che si vogliono un gran bene, ma a conti fatti tra le due ci sono tanti silenzi, tanto rancore mai apertamente discusso, gelosia a non finire. Per carità, ho un fratello minore e la gelosia la comprendo benissimo, ma 'ste due non si parlano mai. Sorridono, si coprono le spalle coi genitori, ma nella loro testa se ne dicono di cotte e di crude.
Ora, probabilmente esistono sorelle che non hanno un buon rapporto, che non sono così unite, ma se mi vieni a dire più volte quanto tengano l'una all'altra e poi coi fatti mi dimostri l'esatto opposto, beh, perdonami ma non lo accetto, signora Oliver. Le due non si confidano le cose più importanti, non esprimono il loro disagio, si sorridono fingendo che tutto vada bene, tutto questo già PRIMA dell'incidente. Non per dire, ma io sarei esplosa da tempo in una situazione così.
Mi sono piaciute le parti in cui si è visto come Nick e Dara si percepivano in modo diverso, di come avessero idealizzato la sorella e di come pensassero ciascuna che la "preferita" dei genitori fosse l'altra. E forse è l'unica cosa nel loro rapporto che ho trovato realistica, il resto è tutto volto a creare un rapporto conflittuale, ma che mi aspetto più tra due amiche-non-così-amiche, che da due sorelle che dovrebbero essere pappa e ciccia.

Inoltre, la risoluzione finale, che è il punto focale del romanzo, non mi ha convinta del tutto. Primo, perché avevo intuito in parte dove volesse andare a parare, non avevo il quadro completo ma un elemento lo avevo previsto. Secondo, perché poi ripensando a tutto il romanzo ho dei seri dubbi sull'effettivo senso di tutto ciò. E mi ha fatto riconsiderare anche l'idea che mi ero fatta sui due personaggi principali. Insomma, ha messo in dubbio tutto ciò che ho letto prima. Avrei dovuto rileggerlo per potermi fare un'idea più precisa ma non penso di potercela fare.
La mia reazione finale è stata: MEH.
Tutto sommato ho apprezzato lo stile, scorrevole, descrittivo al punto giusto, che ha reso la lettura leggera, nonostante l'atmosfera cupa che percorre il romanzo. Inoltre, la suspence è ben giocata e, sebbene si abbia una partenza lenta, verso la fine c'è un crescere dell'adrenalina.
Quindi, diciamo che do un giudizio tiepido, perché a conti fatti mentre leggevo mi sono anche presa bene e mi ha coinvolta, ma a mente fredda non posso essere particolarmente positiva nel considerare l'intero romanzo.
Permettetemi un consiglio finale: se avete intenzione di leggerlo, ignorate la quarta di copertina. A mio parere è fuorviante. Innanzitutto rivela un evento che in realtà succede solo a metà libro e lo pone cronologicamente antecedente a un altro, mentre non è così. E inoltre lascia pensare che la scomparsa di Maddie sia centrale negli eventi del romanzo, mentre è solo verso la fine che assume una qualche importanza. Sebbene ci sia effettivamente un mistero da risolvere, il vero protagonista è il rapporto tra Dara e Nick.
Se lo consiglierei? Non esattamente. Non è un romanzo terribile, ma nemmeno entusiasmante.

Il mio voto

3 specchi

Angharad

Commenti

  1. A me la Oliver piace un sacco, ma mi dispiace sentire che in questo romanzo sia un po' sottotono. Ahimè lo avevo già comprato ma a questo punto lo leggerò più avanti! :(

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    1. Io le darò un'altra occasione e leggerò sicuramente altri suoi romanzi. Questo purtroppo non mi ha convinta. :/

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  2. Risposte
    1. Spero ti piaccia più di quanto sia piaciuto a me. :)

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