Gocce di Magia

Ogni libro è una successione di immagini e parole. Spesso alcune di queste colpiscono più di altre, lasciandoci del libro quei ricordi che poi restano anche a distanza di anni. Questi piccoli frammenti di storie possono ricreare atmosfere ed emozioni.
Per questo, ogni settimana, condivideremo con voi un piccolo frammento di storia, nella speranza che lasci qualcosa anche in chi non l’ha ancora letta.

L'Ospite, Stephenie Meyer

Durante le lunghe rivoluzioni attorno ai soli del mio pianeta precedente – il Mondo delle Alghe, come lo chiamavano sulla Terra – avevo atteso. Malgrado l’avere radici avesse iniziato a stancarmi molto prima di quanto pensassi, e malgrado la vita delle Alghe durasse secoli terrestri, non avevo abbandonato il mio ospite prima del termine della sua vita. Sarebbe stato uno spreco, un errore, un’ingratitudine. Un affronto alla mia stessa essenza di anima. Trasformavamo i nostri mondi in luoghi migliori; se così non fosse stato, non li avremmo meritati.
Ma noi non sprecavamo nulla. Tutto ciò di cui ci impossessavamo diventava migliore, più bello e pacifico. Gli umani, invece, erano bestiali e ingovernabili. Talmente abituati a uccidersi l’un l’altro da considerare l’omicidio un gesto comune. Le torture che avevano escogitato in pochi millenni di storia erano troppo, per me; non ero riuscita a sopportare nemmeno la visione degli aridi resoconti ufficiali. La guerra aveva infuriato su quasi tutti i continenti. L’assassinio era approvato, ordinato e applicato con cattiveria. Gli abitanti delle Nazioni pacifiche fingevano di non vedere, mentre altri membri della specie morivano di fame sotto il loro naso. Non c’era uguaglianza nella distribuzione delle abbondanti risorse del pianeta. La cosa più vile era che i loro discendenti – le nuove generazioni, le promesse che la mia specie considerava quasi sacre – erano state troppo spesso vittime di crimini atroci. Per mano non soltanto di sconosciuti, ma anche di chi avrebbe dovuto crescerle. L’incuria e l’avidità avevano messo in pericolo l’intero globo. Se qualcuno avesse paragonato il presente della Terra al suo passato, non avrebbe potuto negare che, grazie a noi, era diventata un posto migliore.
“Sterminate una specie intera e avete anche il coraggio di vantarvene.”

Angharad

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